Come ogni anno, la stagione invernale porta con se il rischio di prendersi l’influenza oppure uno o più tra i sintomi parainfluenzali.
Possiamo prepararci a questa evenienza rafforzando le nostre difese immunitarie, agendo prevalentemente su due fronti:
-RIEQUILIBRANDO la flora batterica intestinale
-VACCINANDOSI
Sono miliardi gli organismi che popolano il nostro intestino; stiamo parlando di un’area che ha un’estensione di circa 300 metri quadrati e che, nel corso di una vita intera, viene attraversato da circa 30 tonnellate di cibo e 50.000 litri di liquidi.
Questi numeri danno l’idea dell’importanza del microbiota intestinale sul nostro stato di salute.
L’insieme della popolazione di microrganismi, soprattutto batteri, che colonizza il nostro apparato digerente, costituisce la cosiddetta flora batterica intestinale.
All’interno del microbiota intestinale si concentra circa il 70% del sistema immunitario ed esso svolge una moltitudine di funzioni vitali, prima fra tutte quella appunto di agire come barriera difensiva creando un ambiente inospitale per gli agenti patogeni, modificando il pH dell’intestino e riducendo i substrati che favoriscono la proliferazione di questi batteri nocivi.
Per far si che il microbiota intestinale non vada incontro a squilibri è importante mantenere uno stile di vita sano, un’alimentazione corretta contrastando il calo delle difese immunitarie con l’assunzione di prebiotici e probiotici.
Non dimentichiamo però che il vaccino antinfluenzale è indiscutibilmente il sistema più efficace contro l’influenza.
Sfatiamo assieme i falsi miti che si sono diffusi in maniera polemica rispetto l’utilizzo dei vaccini (sia gli antinfluenzali che quelli previsti dal calendario vaccinale nazionale).
-Il vaccino contiene MERCURIO?
NO.
Dal 2004 è stato eliminato dalla composizione dei vaccini l’ETIL-MERCURIO (Thiomersal) nonostante la presenza di prove che ne confermassero l’innocuità.
Questa sostanza era utilizzata nei vaccini come preservante ed ha proprietà disinfettanti antibatteriche.
In ogni caso veniva eliminato dal nostro organismo perchè non assorbito.
La sostanza con proprietà NEUROTOSSICHE è il METIL-MERCURIO, ma non è mai entrato a far parte della composizione dei vaccini.
Pur diminuendo la concentrazione di thiomersal purtroppo NON si è ridotta l’incidenza delle malattie neurologiche e immunitarie.
Inoltre il mercurio lo si trova anche nell’aria, nell’acqua, nel suolo e negli alimenti che assumiamo.
Riportiamo a tal proposito uno studio del Prof. Pier Luigi Lopalco, epidemiologo, come spunto di riflessione:
“Nell’inchiostro dei tatuaggi è presente un pigmento disciolto in un veicolo che ne permette la diffusione. Il veicolo può essere glicerina oppure un alcool, ma può anche essere formaldeide. Ma è il pigmento che, grazie alle sue caratteristiche di insolubilità, resta fissato nell’epidermide; e resta li tutta la vita (o quasi, come vedremo più avanti). I pigmenti sono sostanze colorate di origine vegetale o chimica; in uno studio condotto Sto arrivando! ARPA Piemonte, su 30 campioni di inchiostri, ben il 32% conteneva una quantità di metalli non conforme alla direttiva Europea: bario, cadmio, cobalto, nichel, piombo, e zinco. Teniamo presente che la normativa EU consente la presenza a basse concentrazioni di metalli come l’arsenico e, udite udite, il MERCURIO. Degno di nota: l’alluminio è uno dei metalli maggiormente presenti negli inchiostri per tatuaggi. Oltre ai metalli in 170 campioni esaminati per la presenza di altri composti chimici potenzialmente pericolosi, ben il 40% era non conforme per la presenza o per il potenziale rilascio di ammine aromatiche, CANCEROGENE. Ma questi composti non dovrebbero restare fissi nell’epidermide per tutta la vita?? In buona parte si, ma composti estremamente solubili come come le ammine aromatiche o gli stessi metalli pesanti possono con il tempo essere lentamente riassorbiti. Prova ne è che molti tatuaggi con gli anni perdono o addirittura cambiano la loro colorazione”.
-I vaccini contengono metalli sottoforma di nanoparticelle?
É possibile trovare TRACCE di nanoparticelle metalliche nei vaccini e in altri prodotti farmaceutici semplicemente perchè tali particelle si trovano ovunque nell’ambiente (anche in diversi prodotti alimentari come frutta, verdura, formaggi, funghi, prodotti da forno ecc…).
Nel Regno Unito è stato calcolato che l’assunzione media per via orale di nanoparticelle di varia natura sia superiore a 10^12 (bilione) al giorno per persona (Lomer 2002).
-L’alluminio presente nei vaccini è tossico?
Nei vaccini è presente in quantità minore rispetto a quanto un bambino ne assuma con il latte in poche settimane.
Rappresenta un rischio estremamente basso e lo sviluppo di neurotossività è legato all’esposizione per tempi prolungati a dosi elevate (che non sono ovviamente quelle dei vaccini)
-Si è certi che i vaccini siano sicuri?
Spesso si diffondono convinzioni errate circa gli eventi avversi di un vaccino e ci si convince che sia meglio sviluppare la malattia anziché vaccinarsi.
É assolutamente FALSO perchè le complicanze dovute alla malattia (come ad esempio nel caso del morbillo) sono ben peggiori, più gravi e frequenti rispetto agli eventi avversi causati dal vaccino.
-Troppi vaccini somministrati contemporaneamente possono danneggiare o paralizzare il sistema immunitario?
Ogni bambino sano ha la capacità di rispondere a circa 5.000-10.000 stimoli contemporaneamente e si stima che 10 antigeni impegnino circa 1 millesimo (0,001%) del suo sistema immunitario.
11 vaccini coinvolgono lo 0,1% delle sue difese.
Si somministrano molti più vaccini che in passato, è vero; ma oggi sono composti da meno antigeni. Quindi più vaccini, NON più antigeni.
-Sono davvero controllati i vaccini durante la loro produzione?
Sono numerosi gli organismi deputati alla regolamentazione dei vaccini per assicurare qualità, sicurezza ed efficacia:
AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco)
Canale Verde in Veneto (per la consulenza prevaccinale e la sorveglianza degli eventi avversi)
EMA (Agenzia Europea per i Medicinali)
European Pharmacopoeia
FDA e CBER
US Pharmacopoeia
OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
-Esistono tanti interessi economici dietro alla vendita dei vaccini?
La spesa che il SSN (Sistema Sanitario Nazionale) sostiene per i vaccini ammonta circa a 128 milioni di €uro e rappresenta solo l’1% della spesa farmaceutica totale che si attesta vicino a 11,09 miliardi di €uro.
Per qualunque altra domanda sull'argomento non esitare e chiedi al tuo medico di famiglia oppure al farmacista di fiducia.