Consigli del Farmacista

Oggi parliamo di: iodio

Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una crescente preoccupazione nella popolazione, a causa dei recenti avvenimenti tra i governi Russo e Ucraino, nei confronti di un possibile incidente nucleare.

Come conseguenza, è cresciuta in Farmacia la richiesta di compresse a base di iodio.
Cerchiamo di capire insieme il perché, utilizzando come fonte i report scientifici pubblicati su pubmed.
I reattori nucleari contengono prodotti di iodio fissile, in caso di incidente, lo iodio radioattivo può quindi essere rilasciato nell'ambiente ed essere potenzialmente inalato o ingerito negli alimenti contaminati.questo fa sì che si ponga particolare attenzione allo stato di salute della tiroide perché essa fisiologicamente lega lo iodio captato dal circolo ematico per la sintesi degli ormoni tiroidei. Quindi è più sensibile alle radiazioni ionizzanti e più esposta agli effetti cancerogeni. I soggetti particolarmente a rischio sarebbero bambini e ragazzi sotto i 18 anni e le donne in gravidanza, poiché più vulnerabili al carcinoma della tiroide. Assumendo compresse contenenti iodio si evita che la tiroide, ormai satura, leghi lo iodio radioattivo. Bisogna però a questo punto fare delle importanti precisazioni:
- La profilassi con iodio ha senso se fatta subito dopo un incidente nucleare e non prima
- Anche l’eccesso di iodio non radiattivo introdotto può risultare dannoso per il corretto funzionamento della tiroide
- In ogni caso, tale profilassi protegge dagli isotopi radioattivi dello iodio e non ha influenza alcuna sugli altri radionuclidi che vengono liberati da un’esplosione nucleare e che comportano un danno all’organismo
- Al giorno d’oggi gli impianti nucleari hanno sistemi di sicurezza che includono rigorosi standard operativi, rivestimenti degli elementi combustibili, barriere protettive, sistemi di contenimento e monitoraggio dell’impianto spesso affidati ad autorità indipendenti nel campo della sicurezza (situazione ben diversa quindi dalle circostanze verificatesi durante l’incidente di Chernobyl)

In conclusione, non occorre adesso essere preoccupati e assumere senza che ve ne sia necessità, compresse a base di iodio. Se dovesse avvenire un’esplosione atomica (e ci auguriamo vivamente di no) trovandoci in Italia, avremmo tutto il tempo di attivare la profilassi, che sarebbe tra l’altro quasi sicuramente gestita dal governo centrale

 

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