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Non trascurare il tuo fegato

In primavera il nostro corpo mette in moto tutte le energie tenute a riposo durante l’inverno. E’ molto importante in questa stagione purificare l’organismo dalle tossine accumulate.

L’organo che provvede a questa purificazione è il fegato.

Infatti la circolazione sanguigna intestinale è organizzata in modo che tutto il sangue che scorre attraverso l’intestino, la milza e il pancreas, affluisca subito dopo al fegato tramite la vena porta. Nel fegato il sangue passa attraverso milioni di piccoli sinusoidi rivestiti di cellule funzionali, che assomigliano a tantissimi setacci.

Il fegato è la centrale operativa dove avvengono tutti i processi metabolici legati all’alimentazione: in esso vengono smontati i nutrienti introdotti con i pasti e il segnale biochimico che determina tale processo è costituito dai livelli di glucosio presenti nel sangue. Il segnale della presenza di glucosio viene recepito da un pool di ormoni che utilizza il fegato come fosse una sorta di centro smistamento dati.

I tessuti dell’organismo cercano di accaparrarsi i vari nutrienti presenti nel sangue per costituirne elementi di riserva o per produrre energia.

Un buono stato di salute psicofisica dipende anche dall’equilibrio del fegato che può essere mantenuto anche attraverso l’alimentazione.

Noi del Metodo Nutriceutica prestiamo molta attenzione alla depurazione del fegato, se vuoi saperne di più richiede la tua copia gratuita del Libro, qui di seguito indichiamo alcuni cibi che possono aiutare la depurazione del fegato.

CARCIOFO (Cynara scolymus)

I processi biochimici che si verificano a livello cellulare hanno permesso di completare le conoscenze attuali concernenti l’importanza di certi elementi del carciofo fresco, particolarmente benefico al fegato. Il succo fresco di carciofo ottenuto dalle foglie e dai fiori freschi, stimola il lavoro epatico, favorisce il calo del colesterolo cattivo ed il controllo dei trigliceridi, favorisce la capacità di sintesi delle proteine e influenza una delle fondamentali funzioni del fegato: l’azione disintossicante.

CRESCIONE (Nasturtium officinale)

Il crescione per le sue virtù è una pianta conosciuta sin dai tempi antichi. E’ citato dai greci e dai romani.

Indipendentemente dalla sua funzione emopoietica, cioè di facilitare la formazione di nuovo sangue, è apprezzato per la sua azione purificatrice sull’intestino e per la sua potenza vivificante che entra in gioco non appena l’intestino si apre stimolando le ghiandole annesse, cioè il fegato e la vescica. La ricerca scientifica gli attribuisce l’azione ed il potere stimolante sugli organi del metabolismo, le ghiandole endocrine, la funzionalità renale. Il succo di crescione fresco è ricco di molti minerali ed oligoelementi in forma organica e di vitamine, specialmente la vitamina C.

Il succo di crescione, preso con il succo dell’ortica, è in grado di correggere gli effetti dell’appesantimento dovuto ad errata alimentazione. Il succo di crescione, grazie al contenuto di caroteni, è indicato nella terapia interna per la cura della pelle.

TARASSACO (Taraxacum officinalis)

Il tarassaco stimola il flusso della bile e il fegato. Ciò è scientificamente provato; esercita una indiscussa, potente influenza sul fegato ed è a questa forza rigeneratrice che bisogna attribuire il suo successo. Per tale ragione si raccomanda nella cura depurativa del sangue, del fegato e della bile. E’ la pianata per ogni stagione, va da sé che la pianta deve essere presa nella forma più naturale possibile; il succo spremuto rappresenta proprio questa forma ideale.

Per ottenere risultati tangibili, il succo di tarassaco lo si alterna al succo di rafano nero.

                                                                                    

Aprile 30, 2019  Metodo Nutriceutica www.metodonutriceutica.it

 

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